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Il baguazhang, o palmo degli otto trigrammi, è uno stile di gongfu cinese, ideato nella seconda metà dell' '800 da Dong Haichuan, capo delle guardie del principe Su nella città proibita, il quale sintetizzò e organizzò il suo ricco bagaglio marziale secondo i princìpi dello yijing - il "libro dei mutamenti" - un antico testo di divinazione e cosmologia.
Lo stile prevede l'utilizzo di tutte le tecniche caratteristiche degli stili cinesi - mano, piede, leva, proiezione, armi - ma predilige l'utilizzo delle tecniche a mano aperta abbinate a movimenti circolari e a spostamenti rapidi e cambi di direzione improvvisi. È uno stile "interno" che pone molta enfasi sul neigong, o "lavoro interno", allenamento volto a sviluppare la forza attraverso un'assetto posturale peculiare, caratteristico e funzionale alle sue tecniche e alla sua tattica, e che consente al praticante di esprimere potenza, flessibilità e adattabilità, in accordo appunto con i "mutamenti".
Questa forza "interna" pur essendo finalizzata al combattimento, dona al praticante salute e benessere, un vigore che ha le sue radici nello sviluppo delle energie sottili che secondo la visione medica cinese sottendono ai meccanismi fisiologici del nostro essere: jing, qi, shen - vitalità, soffio e spirito.
L'allenamento del baguazhang richiede passione, costanza e pazienza; i suoi princìpi sono molto semplici, derivano dall'osservazione della Natura e si accordano alle sue leggi, secondo la visione del taoismo; essi si disvelano da sè, ma unicamente attraverso la pratica assidua, come recita il Laozi infatti: "Il Dao che può essere raccontato, non è il vero Dao."
La pratica del baguazhang così intesa e tramandata, attraverso lo studio delle tecniche del combattimento, l'allenamento della forza "interna" e l'approfondimento dei suoi princìpi teorici rispecchia pienamente l'essenza del gongfu tradizionale cinese: marzialità, benessere, cultura.
giovedì 23 febbraio 2012
sondaggio
Siamo intenzionati ad invitare il Maestro Sui in Italia per tenere alcuni seminari aperti a tutti. Perciò vi proponiamo un sondaggio per verificare quale siano gli argomenti più appetibili. Vi prego di rispondere anche se non siete intenzionati a partecipare, ci aiuterebbe comunque a capire a cosa sareste più interessati.
Grazie!!
Dingshi bazhang, gli otto palmi in posizione fissa sono le posture fondamentali dello stile, per lo sviluppo della forza;
Laobazhang - gli otto vecchi palmi, i primi otto fondamentali in movimento dello stile, e loro applicazione;
16 metodi - sono i sedici princìpi dello stile (es.: spingere, sollevare, portare, guidare, etc etc), verranno illustrati attraverso alcune tecniche esemplificative applicate a coppia;
64 mani - sequenza a coppia di 8x8 tecniche in linea, ideata dal Maestro Guo Gumin per i suoi allievi militari, un approccio codificato al combattimento.
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4 commenti:
16 metodi
ho votato x i 16 metodi ma mi interesserebbero anche le applicazioni dei laobazhang. Pino
Per un non praticante di Ba Gua penso che l'ideale sarebbe cominciare dai Lao Ba Zhang.
Pensi però che i 16 metodi sarebbero comprensibili a un praticante con buone basi di taiji ma che non ha mai praticato Ba Gua? Se si, si allargherebbe il campo di possibili partecipanti allo stage.
In bocca al lupo!)
@Michele: Nel baguazhang che ho studiato prima di qualsiasi movimento si imparano le posture. Personalmente ho allenato gli otto palmi in posizione fissa per 3 anni e mezzo prima di vedere i laobazhang. Studiare il laobazhang potrebbe comunque essere intessante per avere un'idea, e naturalmente per conoscere il Maestro Sui, decisamente fuori scala.
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