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Il baguazhang, o palmo degli otto trigrammi, è uno stile di gongfu cinese, ideato nella seconda metà dell' '800 da Dong Haichuan, capo delle guardie del principe Su nella città proibita, il quale sintetizzò e organizzò il suo ricco bagaglio marziale secondo i princìpi dello yijing - il "libro dei mutamenti" - un antico testo di divinazione e cosmologia.
Lo stile prevede l'utilizzo di tutte le tecniche caratteristiche degli stili cinesi - mano, piede, leva, proiezione, armi - ma predilige l'utilizzo delle tecniche a mano aperta abbinate a movimenti circolari e a spostamenti rapidi e cambi di direzione improvvisi. È uno stile "interno" che pone molta enfasi sul neigong, o "lavoro interno", allenamento volto a sviluppare la forza attraverso un'assetto posturale peculiare, caratteristico e funzionale alle sue tecniche e alla sua tattica, e che consente al praticante di esprimere potenza, flessibilità e adattabilità, in accordo appunto con i "mutamenti".
Questa forza "interna" pur essendo finalizzata al combattimento, dona al praticante salute e benessere, un vigore che ha le sue radici nello sviluppo delle energie sottili che secondo la visione medica cinese sottendono ai meccanismi fisiologici del nostro essere: jing, qi, shen - vitalità, soffio e spirito.
L'allenamento del baguazhang richiede passione, costanza e pazienza; i suoi princìpi sono molto semplici, derivano dall'osservazione della Natura e si accordano alle sue leggi, secondo la visione del taoismo; essi si disvelano da sè, ma unicamente attraverso la pratica assidua, come recita il Laozi infatti: "Il Dao che può essere raccontato, non è il vero Dao."

La pratica del baguazhang così intesa e tramandata, attraverso lo studio delle tecniche del combattimento, l'allenamento della forza "interna" e l'approfondimento dei suoi princìpi teorici rispecchia pienamente l'essenza del gongfu tradizionale cinese: marzialità, benessere, cultura.

mercoledì 21 ottobre 2009

Nuova stagione

Nuova stagione. In realtà no, perchè non abbiamo mai smesso di allenarci, non si va mai in ferie dal gongfu, così come non si smette mai di mangiare, dormire. Ma ogni tanto si mette un punto, si tirano le somme, per capire quali risultati abbiamo ottenuto, se siamo sulla strada giusta. Ho avuto momenti migliori, tanti dubbi e poca energia negli ultimi tempi. Ma una cosa non è cambiata: la convinzione che praticare il baguazhang faccia veramente bene, e perciò anche la voglia di condividere questa conoscenza con gli altri, senza chiedere nulla in cambio, se non impegno e fiducia.
Rinnovo su questa pagina, sempre trascurata, la mia disponibilità incondizionata e sincera. Un ringraziamento ai miei studenti/compagni di allenamento, che mi hanno tenuto a galla in questo periodo così confuso. Sabato ricominceremo insieme su questo sentiero dopo la mia breve pausa neozelandese, forse qualche nuovo compagno di viaggio si unirà al nostro gruppo.

Quest'anno vorrei invitarvi ad iscrivervi alla banca del tempo, rinnoverò il mio conto. So che alcuni di voi non hanno veramente tempo, e perciò anche questo non sarà un obbligo. Il mio unico scopo è quello di diffondere il più possibile il baguazhang senza lucro, perchè ritengo che la cultura e le attività sociali debbano essere gratuite ed accessibili a tutti, e allo stesso tempo vorrei innescare un circolo virtuoso, perchè ognuno di voi "regali" un po' di sè agli altri.


Luogo e orario non cambieranno:

Parco Gioa - via Fulda - Roma, sabato e domenica 10.00-1300


Amici vecchi e nuovi...vi aspetto! A presto.