salute a tutti,
spero questo blog non si spenga....
comunicazione di servizio:
annuncio il mio prossimo viaggio in cina da mastro Sui:
partenza 06-11 ritorno 26-11
( lavoro permettendo)
vi darò poi conferma - spero a voce - se venite ad allenarvi
sto inoltre riordinando tutte le traduzione e le mie riflessioni,
vi darò copia del materiale quando avrò finito
conterrà notizie generali sul gongfu, sul bagua e sul suo programma,
biografie dei nostri predecessori, il tutto condito da una serie
inedita di proverbi sul gongfu.
vi informo inoltre che sto facendo un po' di deplorevole marketing
su un forum di arti marziali, ma ho pensato che se devo fare lezione,
è meglio farla ad un gruppetto consistente, così magari riusciamo
a far venire il maestro in italia e tenercelo tutto per noi, senza dover fare inutili seminari ad esterni.
a presto, cia cia
CI SIAMO TRASFERITI QUI:
www.wenwu.it
Il baguazhang, o palmo degli otto trigrammi, è uno stile di gongfu cinese, ideato nella seconda metà dell' '800 da Dong Haichuan, capo delle guardie del principe Su nella città proibita, il quale sintetizzò e organizzò il suo ricco bagaglio marziale secondo i princìpi dello yijing - il "libro dei mutamenti" - un antico testo di divinazione e cosmologia.
Lo stile prevede l'utilizzo di tutte le tecniche caratteristiche degli stili cinesi - mano, piede, leva, proiezione, armi - ma predilige l'utilizzo delle tecniche a mano aperta abbinate a movimenti circolari e a spostamenti rapidi e cambi di direzione improvvisi. È uno stile "interno" che pone molta enfasi sul neigong, o "lavoro interno", allenamento volto a sviluppare la forza attraverso un'assetto posturale peculiare, caratteristico e funzionale alle sue tecniche e alla sua tattica, e che consente al praticante di esprimere potenza, flessibilità e adattabilità, in accordo appunto con i "mutamenti".
Questa forza "interna" pur essendo finalizzata al combattimento, dona al praticante salute e benessere, un vigore che ha le sue radici nello sviluppo delle energie sottili che secondo la visione medica cinese sottendono ai meccanismi fisiologici del nostro essere: jing, qi, shen - vitalità, soffio e spirito.
L'allenamento del baguazhang richiede passione, costanza e pazienza; i suoi princìpi sono molto semplici, derivano dall'osservazione della Natura e si accordano alle sue leggi, secondo la visione del taoismo; essi si disvelano da sè, ma unicamente attraverso la pratica assidua, come recita il Laozi infatti: "Il Dao che può essere raccontato, non è il vero Dao."
La pratica del baguazhang così intesa e tramandata, attraverso lo studio delle tecniche del combattimento, l'allenamento della forza "interna" e l'approfondimento dei suoi princìpi teorici rispecchia pienamente l'essenza del gongfu tradizionale cinese: marzialità, benessere, cultura.
1 commento:
Da paura.
Non vedo l'ora di scartabellare un po' di saggezza. Se vedemo sabato che so uscito dal tunnel della morte.
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